La Digital Transformation per Valorizzare il territorio italiano

Le sfide della Digital Transformation per la valorizzazione del territorio italiano. La Pubblica Amministrazione è pronta?

Il "petrolio" italiano

L'Italia è ricchissima di Beni Culturali: opere pittoriche, scultoree, monumentali, aree paesaggistiche, borghi storici... per non parlare dell'enogastronomia, con oltre 800 prodotti agroalimentari e vitivinicoli ad Indicazione Geografica e più di 5.000 Prodotti Agroalimentari Tradizionali. Non a caso, l'Unesco riconosce al nostro paese il maggior numero di siti tutelati. Questo straordinario patrimonio, che potrebbe costituire una risorsa importantissima per la nostra economia, tanto da guadagnarsi l'appellativo di "petrolio italiano", è spesso poco valorizzato e promosso.

In questo, la Digital Transformation, ovvero l'insieme delle innovazioni digitali che hanno investito ogni settore dell'attività umana, può fare grandi cose, soprattutto nell'ambito della conoscenza, valorizzazione e promozione del territorio. Il punto di partenza è sempre l'utente: il suo modo di relazionarsi con la realtà è profondamente cambiato e oggi passa in larga parte dallo schermo di uno smartphone. L'interazione touch, immediata e naturale, consente un coinvolgimento multisensoriale ed emotivo molto profondo, rendendo il suo impiego nell'ambito della valorizzazione delle eccellenze territoriali estremamente efficace e proficuo.

L'interattività che conquista

Non basta avere delle attrazioni artistiche, culturali o enogastronomiche, bisogna anche progettare la user experience più efficace perché raggiungano il pubblico. L'uso massiccio dei digital device, da parte della maggioranza della popolazione, ha avuto come effetto un abbassamento della soglia d'attenzione. Oramai, l'interesse o meno per un contenuto viene deciso in pochi istanti. Dunque, se si vuole che questo contenuto raggiunga gli utenti, è necessario renderlo fruibile con rapidità e impatto. Va ideata un'esperienza che usa l'attrattività dell'interazione touch e dei contenuti multimediali per colpire e coinvolgere. Solo così il pubblico sarà più che disposto a cercare i contenuti d'interesse, a esplorare e navigare.

Alla scoperta dell'eccellenza

Come creatori di Digital Environment studiamo sistemi per avvicinare le persone a ciò che cercano attraverso un engagement che integra illustrazioni, fotografie, filmati, animazioni, suoni, ricostruzioni 3D, contenuti testuali. L'interazione permette all'utente di essere protagonista e di costruire un percorso personalizzato di scoperta del territorio.

Pensiamo ad esempio a grandi Touch Wall collocati in stazioni, aeroporti, agenzie di promozione turistica, in cui da una grande mappa del territorio sia possibile, attraverso hot spot, aprire approfondimenti e impostare itinerari. Rispetto ai materiali stampati, queste soluzioni possono essere aggiornate rapidamente, permettendo correzioni, rettifiche e tempestività d'informazione su eventi d'interesse, funzionando 24/7.

Non solo musei

Il grande potenziale offerto dall'innovazione digitale può essere proficuamente impiegato per creare esperienze nuove, non necessariamente legate alle sale di un museo. Attraverso ricostruzioni 3D è possibile ad esempio riprodurre virtualmente l'aspetto originario di un monumento e proiettarlo nel contesto architettonico in cui si trovava. Si può far rivivere un'epoca storica, offrendo esperienze immersive di grande impatto scenografico, ma anche espandere la visita a un luogo storico con contenuti di realtà aumentata. Il risultato è la moltiplicazione dei punti di attrazione, in una sorta di museo diffuso che valorizza pienamente il territorio.

Una rete di servizi interconnessi

La Pubblica Amministrazione si trova spesso a dover fare i conti con un'estrema frammentazione del proprio patrimonio turistico, enogastronomico e culturale, che impedisce al visitatore di farsi un'idea completa di ciò che il territorio offre, anche in termini di servizi, come ad esempio ristorazione, assistenza sanitaria, forze dell'ordine, poste, uffici pubblici eccetera. Gli ecosistemi digitali, come ad esempio un network di postazioni multimediali, collocate in punti strategici e ad alto afflusso di visitatori, consentono di trovare su un'unica piattaforma tutti questi contenuti e di poterli condividere sul proprio smartphone e sui social.

L'interazione immediata, la possibilità di configurare in modo personalizzato la visita al territorio, la ricchezza di contenuti e link, facilitano enormemente il visitatore nelle sue scelte.

Cittadini più informati = cittadini più attivi

Scoperta, valorizzazione e rete digitale del territorio non sono rivolti solo ai visitatori, ma anche ai cittadini. Attraverso la conoscenza si stimola una più attiva partecipazione alla vita pubblica, avvicinando le persone alla PA. Non solo: gli ecosistemi digitali creano un canale di dialogo immediato con tutti gli utenti, stimolandoli a dare feedback, esprimere opinioni, assegnare punteggi a questo o quel servizio. Ogni interazione produce informazioni, che opportunamente raccolte e selezionate possono dare indicazioni utili a migliorare la relazione con i cittadini.

In conclusione

L'innovazione tecnologica spinge verso ambienti sempre più smart, in grado di porre le persone al centro di un'esperienza appagante e avvincente, che aggiunge valore al territorio e apre nuovi canali di comunicazione.

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