CULTURAL HERITAGE
La Cultura Diventa Esperienza
Soluzioni per attrarre visitatori, intrattenerli e informarli attraverso l’engagement digitale.
Sant'Agata Feltria, cittadina collinare dell'entroterra riminese, è coronata da un piccolo castello che sembra uscito da un libro di fiabe. Si chiama Rocca Fregoso, ha origini medievali (XII secolo) e dopo vari passaggi di mano e cambi d'uso è diventata proprietà comunale.
In seguito a importanti lavori di restauro, è nata l'idea di trasformarla nel primo museo dedicato alla fiaba. L'ispirazione è venuta al professor Antonio Faeti, già docente di Storia della letteratura per l'infanzia dell'Università di Bologna e apprezzato scrittore con oltre 40 libri all'attivo, legato a questi luoghi da vincoli affettivi e famigliari. Il progetto del professor Faeti di una "Rocca delle Fiabe" ha suscitato l'interesse del Comune e dell’associazione Pro Loco di Sant’Agata Feltria, trovando la collaborazione della Provincia di Rimini e della Regione Emilia Romagna.
L'obiettivo era di realizzare uno spazio con un forte intreccio di comunicazione, tecnologia multimediale e realizzazioni artigianali, capace di candidare Sant'Agata Feltria al ruolo di "capitale del fiabesco", per usare le parole del professor Faeti.
Noi di Touchwindow siamo stati coinvolti nel progetto per lo sviluppo di ambienti digitali interattivi, che facessero rivivere le emozioni delle grandi fiabe dei fratelli Grimm, di Charles Perrault, Gianni Rodari e tanti altri, nella nuova magia della narrazione multimediale.
Il progetto era di creare un luogo in cui la fiaba potesse essere studiata, difesa, salvaguardata, interpretata. Non un semplice percorso espositivo, ma uno spazio d'esperienze che permettesse ai visitatori, grandi e piccoli, di entrare nel mondo delle fiabe, "quei miti immortali che raccontano la storia dell’uomo e che sono un patrimonio non solo per i bambini, ma anche per gli adulti".
Il piano prevedeva lo sviluppo progressivo di quattro ambienti, ciascuno dedicato a un tema e sviluppato in modo da integrare elementi fisici e digitali, così da ricreare lo stupore infantile di fronte alle meraviglie della fiaba.
Il progetto ci ha visto collaborare con la committenza per definire puntualmente gli elementi dell'esperienza che si voleva far vivere al pubblico.
In particolare, andavano ideate e progettate le soluzioni hardware e software per le diverse "stanze" di cui si compone il percorso.
La prima, chiamata "Scarpe, scarpine, scarpette, scarpettine", sviluppa il tema della Fanciulla Perseguitata. Il filo narrativo parte da una scarpa da ballo, donata da Salvatore Ferragamo, per finire con il classico ballo di Cenerentola, che celebra l'immancabile "...e vissero tutti felici e contenti" di ogni fiaba.
Proprio quest'ultimo ambiente ci ha visti coinvolti nella creazione di in un sistema di proiezioni a tutta parete in grado di trasformare lo spazio della Rocca in una grande sala da ballo, un ambiente ispirato a luoghi fantastici dell'immaginario e allo sfarzo della reggia di Versailles.
Anche per le altre stanze, dedicate rispettivamente ai temi "Del Solitario Castellano", "Del Viaggiatore Incantato" e "Dei Fanciulli nella Foresta", andavano messe punto postazioni interattive, proiezioni immersive e allestimenti in grado di approfondire la conoscenza di reperti e temi legati alle fiabe.
In particolare, andava progettata la biblioteca virtuale, una proiezione touchless attraverso la quale l'utente, grazie a un sistema di sensori che ne rilevano il movimento, può sfogliare virtualmente i libri proiettati a tutta parete, all'interno di un sistema immersivo.
Infine, per consentire percorsi personalizzati in un ambiente fiabesco, abbiamo sviluppato un tavolo touchscreen ricco di contenuti multimediali che approfondiscono gli argomenti.
Completano gli ambienti museali la quadreria di disegni originali di illustratori, mentre a pian terreno un bookshop ospita una presentazione di testi sul fiabesco con relativa oggettistica a tema, insieme alla caffetteria.
Lo sviluppo esecutivo dei Digital Environment ci ha visto lavorare per la messa a punto dei device digitali e per il loro inserimento armonico negli arredi delle sale.
Per la sala “Dei Fanciulli nella Foresta” abbiamo realizzato una vera sala immersiva dove i bambini possono interagire con il video che anima le pareti della sala della Rocca. Abbiamo installato delle postazioni interattive a forma di tronco di albero dalle quali poter interagire con il video principale proiettato su tutta la superficie. In queste postazioni abbiamo disegnato la forma della mano di un bambino con una vernice elettro conduttiva, che permette al tocco, di attivare i contenuti multimediali della proiezione. I filmati della sala “Dei Fanciulli nella Foresta” sono stati completamente realizzati in 3D: alberi, animali ed effetti naturali sono rappresentati in modo assolutamente foto-realistico. Ogni interazione fatta dai visitatori tramite i sensori consente di richiamare nelle proiezioni parti di racconti di fiabe anch’essi realizzati completamente in 3D.
Nello stesso ambiente abbiamo realizzato inoltre “l’Albero parlante”, una postazione che integra un grande display da 85” nel quale è stato riprodotto, tramite tecniche di rappresentazione tridimensionale, un vero e proprio albero parlante.
Il tavolo e il leggio Multi-Touch completano l'installazione della prima sezione del museo permettendo ai visitatori di approfondire, sfogliare e leggere i contenuti. Il Leggio è posizionato all’ingresso del Museo, per accogliere i visitatori e consentirgli di prendere visione dell’intero percorso museale.
Il comparto software e multimedia si è dedicato alla realizzazione di esperienze multimediali in linea con le coordinate artistiche del progetto, mettendo insieme suoni, musiche, animazioni, grafiche, filmati e coordinandoli secondo la user experience desiderata.
La fase di testing ci ha permesso di garantire i parametri di sicurezza richiesti da un'area espositiva ad alta frequentazione.
L'inaugurazione della Rocca delle Fiabe è avvenuta il 20 settembre 2014: all'epoca, solo una delle quattro "stanze" espositive era stata completata. Lo sforzo progettuale e produttivo dietro ogni ambiente ha richiesto quattro anni per essere ultimato, con l'attivazione dell’ultima sezione, "Dei Fanciulli nella Foresta", avvenuta il 30 giugno 2018.
L'ultimazione della Rocca delle Fiabe colma finalmente un vuoto, perché, come afferma il professor Faeti "davvero inspiegabilmente, l'Italia non possiede ancora un luogo, uno spazio, un ambito in cui la fiaba regni sovrana, un territorio che sia solo suo, una località in grado di rammentare costantemente l'irrinunciabile importanza che ad essa deve essere attribuita”. Ora finalmente questo luogo esiste.
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